Cass., SS.UU., Sent. 06.04.2023, n. 14840

06.04.2023

Questione di diritto: è ammessa la facoltà del procuratore generale presso la corte d'appello di ricorrere per cassazione.

"E' stato rilevato come l'art. 570 c.p.c utilizzi del pari la formula onnicomprensiva "pubblico ministero", indubbiamente riferibile sia al procuratore della Repubblica presso il tribunale che al procuratore generale presso la Corte d'appello, non prestandosi ad equivoci di sorta quanto al suo significato. [...] La facoltà concorrente del procuratore generale di proporre impugnazione, non si espone alle critiche circa l'attribuzione al procuratore di un "indeterminato" potere di impugnazione, dovendosi coniugare la previsione soggettiva generale con il principio fondamentale della tassatività delle impugnazioni. [...]

Pertanto, se di regola il termine "pubblico ministero" deve essere interpretato con riferimento sia al procuratore della Repubblica sia al procuratore generale, tuttavia, ove il testo normativo non faccia un generico riferimento al "pubblico ministero", ma specifichi espressamente che legittimati all'impugnazione sono "il pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura e il pubblico ministero presso il Tribunale del luogo nel quale ha sede la corte d'appello", risulta chiara la volontà del legislatore di circoscrivere il potere d'impugnazione. [..]

Il disposto normativo in questione, volto a coordinare le facoltà di appello da parte degli uffici di procura, al fine di evitare la proposizione di più impugnazioni avverso il medesimo provvedimento, conferma pienamente la portata generale della legittimazione concorrente del procuratore generale. [...]

La possibilità di impugnazione diretta, da parte del procuratore generale, dell'ordinanza di ammissione alla prova implica che essa debba essere portata a conoscenza non solo delle parti ma anche "a tutti coloro cui la legge attribuisce il potere di impugnazione". Tra i soggetti in favore, pertanto, vi è senz'altro il procuratore generale presso la corte di appello, titolare, al pari del procuratore della Repubblica, del diritto di ricorrere per cassazione.

Deve in conclusione essere affermato il seguente principio di diritto: Il procuratore generale è legittimato ad impugnare, con ricorso per cassazione, l'ordinanza di ammissione alla prova ritualmente comunicatagli, mentre, in caso di omessa comunicazione della stessa, è legittimato ad impugnare quest'ultima insieme alla sentenza di estinzione del reato.