Cass., Sent. Sez. U., 02.02.2022, n. 3182

03.02.2022

Autorizzazione del Procuratore della Repubblica solo nel caso di apertura coattiva di pieghi sigillati, borse, casseforti e mobili in genere. Consenso del contribuente valido anche se non informato.

"La sezione quinta civile di questa Corte, con ordinanza interlocutoria n. 10664/2021, ha trasmesso gli atti al Primo Presidente, ai sensi dell'art. 374, comma 2, c.p.c., per l'eventuale assegnazione del ricorso alle Sezioni Unite sulla questione, di particolare importanza, della validità dell'acquisizione degli atti contenuti nella valigetta messi a disposizione dell'Ufficio fiscale dall'amministratore della società [...] Ritenendo opportuno l'approfondimento sulle seguenti questioni di diritto: se, in caso di apertura della valigetta reperita in sede di accesso, la mancanza di autorizzazione di cui al D.P.R. n. 633 del 1972, art. 52, comma 3, possa essere superata dal consenso prestato dal titolare del diritto; se, nel caso in cui si dia risposta positiva alla prima questione, il consenso può dirsi libero ed informato anche qualora l'amministrazione finanziaria non abbia informato il titolare del diritto della facoltà, di cui alla L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 2, di farsi assistere da un professionista abilitato alla difesa dinanzi agli organi della giustizia tributaria; se, infine, l'eventuale inosservanza del suddetto obbligo di informazione ed il conseguente vizio del consenso del titolare del diritto comporti l'inutilizzabilità della documentazione acquisita in mancanza della prescritta autorizzazione [...] 

La soluzione al primo quesito circa la controversa rilevanza del consenso ai fini della legittimità dell'apertura di borse, rinvenute in sede di accesso [...] Va affermato il seguente principio di diritto: In tema di accertamento delle imposte, l'autorizzazione del Procuratore della Repubblica all'apertura di pieghi sigillati, borse, casseforti e mobili in genere, prescritta in materia di IVA dall'art. 52, comma 3, del d.P.R. n. 633 del 1972 (e necessaria anche in tema di imposte dirette, in virtù del richiamo contenuto nell'art. 33 del d.P.R. n. 600 del 1973), è richiesta soltanto nel caso di "apertura coattiva", e non anche ove l'attività di ricerca si svolga con il libero consenso del contribuente.

La risposta al secondo quesito. Va ora esaminato il secondo quesito, che pone la questione della validità del consenso, e rappresentata dalla necessità, o meno, che il consenso stesso sia "informato" [...] Va fissato il seguente principio di diritto. In tema di accertamento delle imposte, con riguardo all'apertura di pieghi sigillati, borse, casseforti e mobili in genere, prevista in materia di IVA dall'art. 52, comma 3, del d.P.R. n. 633 del 1972, ai fini della valida espressione del consenso alla apertura della borsa non è necessario che il contribuente sia stato informato della sussistenza di una previsione di legge che, in caso di sua opposizione, consente l'apertura coattiva solo previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica, non rinvenendosi un obbligo in tal senso nell'art. 52 cit. e neanche nell'art. 12, comma 2, della legge 212/2000".