Cass., Ord. 19.10.2021, n. 28795

21.10.2021

Presunzione di distribuzione di utili occulti nel caso di contestazione di operazioni inesistenti formulata in capo alla società a ristretta base societaria.

"Ritiene questa Corte che sia del tutto irrilevante la genesi del maggior reddito sottratto a imposizione e le modalità della sua formazione e occultamento, sia in capo alla società produttrice del medesimo, sia in capo ai soci che ne sono ritenuti percettori e corresponsabili dell'illecito; detto reddito esiste e viene identicamente nascosto, previa alterazione delle risultanze dichiarative, all'Amministrazione sia nel caso in cui la contestazione riguardi operazioni inesistenti sia nel caso in cui la contestazione riguardi altre condotte costituenti violazione di norme tributarie; [...] Questa Corte ritiene, con orientamento al quale nella presente sede il Collegio intende dare continuità, aderendovi, che (Cass. Sez. 5, Ordinanza n. 752 del 19/01/2021) la validità dell'avviso in ordine a ricavi non contabilizzati, emesso a carico di società di capitali a ristretta base partecipativa, costituisca presupposto indefettibile per legittimare la presunzione di attribuzione ai soci degli eventuali utili extracontabili accertati, con la conseguenza che l'annullamento dello stesso - reso con sentenza passata in giudicato per vizi attinenti al merito della pretesa  tributaria - avendo carattere pregiudicante, determina l'illegittimità dell'avviso di accertamento, notificato al singolo socio, che ipotizzi la percezione di maggiori utili societari; tale carattere pregiudicante non si rinviene, invece, nelle ipotesi di annullamento per vizi del procedimento (nella specie per inesistenza della notifica e per errata intestazione dell'avviso), le quali danno luogo, comunque e diversamente, ad un giudicato formale, e non sostanziale, difettando una pronuncia che revochi in dubbio l' accertamento sulla pretesa erariale".