Cass., Ord. 23.08.2022, n. 25165

29.08.2022

La proposizione della querela di falso non ammette equipollenti

"Il contribuente insisteva, inoltre, nell'affermare di non aver ricevuto la notificazione degli avvisi di accertamento, le cui attestazioni di consegna risultano apparentemente da lui sottoscritte, anche perché all'epoca indicata nelle relate di notifica si trovava detenuto negli Stati Uniti, e produceva documentazione in proposito. Nel corso del grado di giudizio prima comunicava, e quindi documentava, di avere proposto querela di falso in ordine alle sottoscrizioni delle relate di notifica. La CTR accoglieva il ricorso, ritenendo che gli avvisi di accertamento non fossero stati notificati. L'Agenzia delle Entrate censura, con il suo motivo di ricorso, la decisione assunta dalla CTR perché, a seguito della proposizione della querela di falso da parte del contribuente, il giudice avrebbe dovuto sospendere il giudizio fino alla definizione con giudicato del processo intentato dal contribuente mediante la querela di falso, e non avrebbe dovuto decidere la causa fondando su documentazione non direttamente attinente la pretesa falsità delle sottoscrizioni. In proposito questa Corte di legittimità ha già avuto occasione di chiarire, condivisibilmente, che "in tema di contenzioso tributario, il disposto dell'art. 39 del d.lgs. n. 546 del 1992, secondo il quale 'il processo è sospeso quando è presentata querela di falso o deve essere decisa in via pregiudiziale una questione sullo stato o la capacità delle persone', impone di sospendere il giudizio dinanzi alle commissioni tributarie fino al passaggio in giudicato o della decisione in ordine ad una querela di falso o quando deve essere decisa in via pregiudiziale una questione sullo stato o la capacità delle persone trattandosi di accertamento pregiudiziale riservato ad altra giurisdizione, del quale il giudice tributario non può conoscere neppure "incidenter tantum". [...] Quanto poi all'argomento della CTR secondo cui la mancata dimostrazione della presentazione della querela di falso da parte del contribuente "veniva superato dalla produzione della documentazione del dipartimento della giustizia americana da cui si evinceva, altresì, che il contribuente era stato detenuto in America dall'aprile 2014 al 16 marzo 2015, con conseguente nullità delle notifiche degli atti a sua firma, in data 21.7.2014" (sent. CTR, p. 3), la critica dell'affermazione della CTR la quale ha sostenuto che la proposizione della querela di falso ammette equipollenti, proposta dall'Agenzia delle Entrate, risulta anch'essa fondata".